venerdì 10 luglio 2015

The Bookmark (4): "La dama e l’unicorno" di Tracy Chevalier



Titolo:   La dama e l’unicorno 

Autore: Tracy Chevalier
Pag. 286
Casa Editrice: Beat
Luogo di pubblicazione: Milano
Anno:
2014








Non so voi, ma non sempre preferisco leggere le ultime uscite. Spesso in libreria, una quarta di copertina o un risvolto mi convincono a compiere qualche passo indietro. È stato il caso di questo romanzo che mi ha riportata alla fine del XV secolo e che è stato pubblicato in Italia nel 2003, per la prima volta da Neri Pozza.

Nicholas Des Innocents è un pittore miniaturista a cui un parvenu parigino, Jean Le Viste, entrato nelle grazie del sovrano di Francia, commissiona delle pitture per un ciclo di arazzi, che rappresentino la battaglia di Nancy. Ma il pittore, ispirato da una storiella con cui è riuscito a ottenere i favori di tante giovani a servizio di nobili famiglie, ed essendosi invaghito di Claude Le Viste, figlia del committente, convince quest’ultimo a ripiegare sulla rappresentazione della conquista del mitico unicorno da parte di una nobildonna. I simboli della seduzione, della gioventù e dell’amore in luogo di una fiera battaglia.

La frivolezza dell’idea di Nicholas Des Innocents legata al suo stile di vita godereccio e la paziente e competente attività artigianale dei tessitori di Bruxelles, a quell’epoca capitale dell’arazzeria europea, ben si contrappongono nella narrazione, mentre gli arazzi, giorno dopo giorno, prendono forma e colore sotto le mani esperte dei tessitori. Come farfalle in un bozzolo, solo alla fine del lavoro si mostreranno agli occhi di artigiani e committenti in tutto il loro splendore.

Tra realtà e finzione, in una giostra di personaggi che ambiscono chi al potere, chi al denaro, chi all’amore di fanciulle pronte a sbocciare, i veri protagonisti sono le allegorie di un ciclo di splendidi arazzi, che raccontano i termini dell’intera vicenda e le cui origini restano ancora un mistero.


Rossella Muratore

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