lunedì 4 maggio 2015

The Bookmark (2): "Smith & Wesson", di Alessandro Baricco




Autore: Alessandro Baricco
Titolo: Smith & Wesson
Pag. 108
Casa editrice: Feltrinelli
Luogo di pubblicazione: Milano
Anno di pubblicazione:2014

Il libro è in dotazione alla Biblioteca Comunale di Pettineo.


 








«Abbiamo deciso che il 21 Giugno, solstizio d’estate, il primo essere umano nella storia degli esseri umani salterà dalle cascate del Niagara non per farsi fuori, ma per vivere, una buona volta, e vivere davvero.»

Siamo ai primi del ’900, e le ormai celeberrime cascate del Niagara fanno da sfondo a una curiosa vicenda: Tre personaggi, due uomini Tom Smith e Jerry Wesson e una donna, Rachel Green decidono di mettere in atto un’impresa mai tentata: resistere alla forza indomita delle cascate del Niagara. Lei, Rachel, giornalista delusa dal lavoro che la relega a una condizione di eterna stagista, incaricata di compiti ingrati nella redazione per cui lavora, tenterà il salto più rischioso della storia. Vuole mostrare a se stessa che non può e non vuole arrendersi alle avversità. Non senza titubanze iniziali, i preparativi vengono portati avanti dai tre con grande meticolosità per far fronte a tutti i rischi del folle progetto. Ognuno avrà un compito ben preciso da portare a termine per la riuscita dell’impresa davanti a turisti e a giornalisti assiepati in quello scenario di vita e di morte allo stesso tempo. Ed ecco che il tempo vola. Il 21 Giugno è arrivato. Rachel salta…

Questo libro scritto per il teatro, che l’autore considera una notevole forma di narrazione, è scorrevole; si legge nello spazio di qualche ora. I dialoghi, fatti di frasi brevi accelerano la narrazione. Scopro, poi, cercando su internet, che forse questo stile non è proprio casuale. Smith & Wesson è infatti un noto marchio di armi da fuoco leggere. Pistole specialmente. Così mi spiego i colpi di “botta e risposta” tra i personaggi. La narrazione contiene, così come lo scrittore ha dichiarato durante un’intervista, fatti veri: come la scomparsa inspiegabile delle cascate per alcune ore nel 1848*. L’unica pecca del libro è forse la mancata differenziazione dei personaggi, attraverso il modo in cui si esprimono, volutamente o distrattamente “livellato”.

Leggo Baricco ormai da tempo, e mi stupisco che ogni volta in poche pagine riesca a condensare storia, personaggi e significati arrivando in modo immediato al lettore. Forse troppo immediato, sostengono alcuni che associano questo autore alla teoria del Midcult, un terzo livello culturale tra cultura di massa e cultura alta. Immediato o no, Midcult o no, Baricco sembra non sbagliare un colpo, pur generando dibattiti accesi tra i suoi lettori sostenitori e i suoi detrattori.


Rossella Muratore



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